Quando li fermeremo? Cosa deve fare ancora questo Governo perché gli Italiani si rendano conto della china pericolosa che abbiamo intrapreso?
Berlusconi e il suo “clan” stanno azzerando la giustizia in questo Paese. A questo punto non ci si può non chiedere se tutto quello che fanno abbia il solo scopo di salvare “Lui” o se ci sia un disegno più preciso e più ampio dietro lo scempio legislativo e istituzionale che la maggioranza sta perpetrando… non solo più ad personam, ma addirittura ad mafiam!
Finora non se ne era parlato, ma non appena i giornali cominciarono a paventare il pericolo che poteva rappresentare per Berlusconi la deposizione del pentito Spatuzza, il 27 novembre scorso il senatore Giuseppe Valentino presentò un processo di legge ad hoc. Per comprendere a fondo quanto possa essere perversa la disposizione, rimandiamo all’articolo apparso oggi su “Repubblica” a firma di Liana Milella. Il punto è che molte indagini in corso, molti processi, molti successi messi a segno dalla magistratura contro la mafia sarebbero azzerati da una norma come quella proposta dall’onorevole Valentino, calabrese di nascita, coinvolto nel 2004 in un’inchiesta per voti della ‘ndrangheta, vice di Nicolò Ghedini nella consulta PDL per la giustizia.
Questo governo si vanta di aver fatto tanto contro la mafia! Ma cosa esattamente? Non solo. Si prende il merito dei colpi inferti dalla magistratura ai clan. In realtà la direzione legislativa del governo è chiaramente opposta. E’ proprio come una partita a scacchi. Ogni volta che si paventa un qualche procedimento penale o anche solo un eventuale coinvolgimento del premier, o di qualche sua stretta amicizia, in qualche sporco affair, subito la macchina legislativa prepara la contromossa. Un esempio molto semplice di quanto questo governo sia interessato al bene degli Italiani è il “processo breve”. Finché ci sono stati i vari lodi, specie il lodo Alfano, la riforma della giustizia non fregava a nessuno. Che i processi durassero vent’anni non era un problema, eppure se questa era una priorità del governo, perché Berlusconi non ci ha mai messo mano prima? Eppure Berlusconi detiene il record di durata in carica come Capo del Governo. Niente! In tutti questi anni la riforma della giustizia non era evidentemente un problema. Ma non appena il lodo Alfano viene giudicato incostituzionale dalla Corte ecco che il bene degli Italiani torna a stare a cuore al nostro Premier. In pochi mesi si mette mano alla riforma della giustizia e si inventa il “processo breve”… che sarà brevissimo in verità se prima non si daranno alla Giustizia i mezzi concreti (non solo legislativi) per renderli davvero brevi. D’altra parte il processo breve (come lo intende Berlusconi) serve proprio a non farli i processi, quindi tutto bene!
Ma non basta! Si mette in discussione il “concorso esterno in associazione mafiosa”, si tenta di allargare il “legittimo impedimento” anche a tutti i Ministri. Si tenta di imbavagliare i pentiti o almeno di rendere totalmente inutile qualsiasi loro dichiarazione. Quella del legittimo impedimento è poi davvero divertente. Attraverso una semplice autocertificazione Berlusconi può disertare i processi in cui è coinvolto e quindi farli durare quanto vuole. Ma, d’altra parte, con la riforma della giustizia, la legge impone una durata limite al processo. Fantastico! Così ultimamente un viaggetto per lo più inutile del Presidente viene programmato sempre al momento giusto. E anche con i nostri soldi! Ma non basta ancora. Berlusconi riesce a fare tutto questo continuando a godere della fiducia, pare, della maggioranza degli Italiani. Mi chiedo cosa pensi veramente Berlusconi di questi suoi connazionali che con tanta facilità riesce a raggirare. Che anzi sembra proprio godano nel farsi prendere per il culo e sembrano gridare “ancora, ancora, ancora!”. Penserà di essere uno stramaledetto genio, di meritarla davvero l’”intoccabilità” che si sta disegnando, anzi penserà davvero ormai di essere un “dio”, non solo più un “unto” del Signore. A noi a dirla tutta pare che di unto abbia solo quella inquietante lanugine simil-capellosa che insiste a spruzzarsi sulla testa, che appare e scompare, miracolosamente, a giorni alterni. Ridicolo! Eppure pericoloso! Proprio perché noi Italiani siamo quello che siamo. Il nostro senso civico, delle istituzioni, della democrazia è davvero miserabile! La volontà di difendere i principi minimi della libertà e della giustizia è soffocata dall’irriducibile ammirazione per la “furbata”, per la ricchezza e il successo facili propagandati dalla tivù inventata da Berlusconi. Non occorre alcuna preparazione (questo governo, assolutamente controcorrente e unico in Europa, ha proposto di abbassare a quindici anni l’obbligo scolastico), come dimostrano le veline, i partecipanti del Grande Fratello (che solo in Italia continua ad avere tanto successo, mentre ad esempio in Inghilterra verrà sostituito da un altro programma proprio a causa del netto calo di ascolti), la classe politica che peggiora a vista d’occhio. Come dimostra la candidatura, nelle liste della Lega, guarda un po’, in quel di Brescia, di Renzo Bossi. La lega “dura e pura”, quella Lega che si batte da sempre – ahahahahaha! - contro il nepotismo e il clientelism romano. Renzo Bossi. L’ennesimo “figlio di”, un “ciuccio” patentato, che senza alcuna qualifica o preparazione si appresterebbe ad entrare, complici sempre quegli Italiani di cui sopra, che si dimostrerebbero più “ciucci” di lui, nella politica che conta.
«I grandi uomini non dovrebbero mai generare perché sono come le querce, all’ombra delle quali non crescono altre querce, ma solo cespugli», diceva Montanelli. Vero! Ma qui stiamo parlando di Umberto Bossi e di suo figlio. Parliamo già in partenza di un politico mediocre, che concretamente, nonostante le vittorie elettorali ha ottenuto finora poco o niente, che solo qui da noi, in questa Italia un po’ egoista e un po’ razzista, in cui si idolatrano sempre e solo gli interessi personali, poteva ottenere un seguito! Con tale padre, a Renzo non si può neppure riconoscere lo status di cespuglio, egli non è niente di più di una semplice gramigna!
02 febbraio 2010
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